Anche quest’anno, Advertage è stata presente al Pitti Uomo FW 20/21 a Firenze. L’appuntamento fiorentino è ormai giunto alla sua 97esima edizione e rappresenta il salone più importante della moda e del lifestyle dell’uomo contemporaneo, in quanto sono state presentate le collection del futuro.
Un’ edizione dei record ma questa non è una novità: una costante edizione dopo edizione. Oltre 1200 marchi di cui più di 500 stranieri (45% del totale), alcuni dei quali emergenti.
Si sono accesi i riflettori sulle principali realtà creative da tutto il mondo. “Scandinavian Manifesto” volge lo sguardo ai designer emergenti e ai brand più consolidati del Nord Europa, ai quali è stato dedicato uno spazio apposito nella Fortezza da Basso. Un occhio viene rivolto anche alla Cina, un mercato emergente nel settore moda, con il progetto “China Energy” dedicato a dieci brand ad alto tasso di ricerca.
Ma quali sono stati i look street style degni di nota?
Ne abbiamo visti di tutti i tipi: outfit studiati nei minimi particolari, gentlemen di altri tempi hanno fatto ingresso e dominato la scena nella fortezza fiorentina e dintorni, stampe vintage, pezzi d’ispirazione vecchia Hollywood, blazer doppiopetto, colori tradizionali come il nero e il blu navy e le tonalità fluo lasciano spazio al marrone e al beige da portare anche in versione “total look”.
Alla tradizione è stato riservato un posto d’onore in questa edizione di gennaio. L’abbigliamento formale, anche fuori dall’ufficio, resta il fil rouge di tutti gli outfit, rinunciando in parte all’allure di stravaganza cui si era approcciato negli ultimi anni.
Molti però dimenticano che la regola base della moda maschile: lo stile è nei dettagli, quello stile che abbiamo visto essere sempre meno casual(e) e sempre più ricercato senza perdere il suo carattere urbano.
Abbiamo visto classicità coniugata timidamente alla modernità e alla leggerezza, stile essenziale e sicuramente sostenibile e comune denominatore di questa equazione stilistica è l’attenzione assoluta al materiale: la qualità non si predilige, è l’unica alternativa possibile.